Il TERZO PARADISO in LAGUNA di VENEZIA
La politica del mare è un’arte ed è partecipativa

a cura di Francesco Saverio Teruzzi e Alessio Vigni

Dicembre 2021 | Settembre 2022

Può l’arte attivare le coscienze e spingerle a piccoli e graduali cambiamenti? È questa la domanda che gli organizzatori di questo progetto si sono fatti prima di iniziare. La loro risposta è stata: sì

Il Terzo Paradiso in Laguna di Venezia è un progetto artistico-culturale nato dalle menti dell’artista Sebastiano Pelli e dell’artivatore Francesco Saverio Teruzzi, coordinatore delle ambasciate e degli Ambasciatori Rebirth /Terzo Paradiso. Quell’idea è cresciuta e si è ampliata sempre di più trovando dei partners speciali, capaci di dare una forma solida e concreta a tutto il progetto. Grazie alla sinergia tra Cittadellarte - Fondazione Pistoletto Onlus, Dipartimento Educazione Castello di Rivoli, Marina Bastianello Gallery, MAREVIVO Veneto, e il Museo del Mare di Penzo+Fiore, nasce “Il Terzo Paradiso in Laguna di Venezia. La politica del mare è un’arte ed è partecipativa” a cura di Francesco Saverio Teruzzi e di Alessio Vigni.


Il progetto avrà la durata di circa un anno e si pone come obiettivo quello di sensibilizzare e incrementare la consapevolezza sulla questione dei rifiuti che invadono i nostri mari. La progettazione intende dare concretezza al suo scopo finale anche con azioni pratiche di riqualificazione ambientale. Durante tutta la durata del progetto, attraverso un ciclo di appuntamenti periodici sulle tematiche ambientale, gli studenti e i cittadini saranno coinvolti in esperienze ed azioni educative e artistiche, con la collaborazione di associazioni locali, artisti e realtà sensibili aderenti.

Perché Venezia?


Il Terzo Paradiso ideato per la città di Venezia, nasce per supportare, coinvolgere e stimolare le attività locali legate al recepimento della Direttiva Europea Sup (Single use plastic) e delle sue linee guida sull’abbandono della plastica monouso, in corso dal 3 luglio 2021. La tutela del mare e delle sue risorse è il principale focus di questa iniziativa, che mira a prevenire e ridurre l’incidenza di determinati prodotti plastici sull’ambiente e sulla salute umana, nonché a promuovere la transizione verso l’economia circolare. Condividendo l’obiettivo della recentemente costituita Fondazione «Venezia capitale mondiale della sostenibilità» di diventare un centro di rilievo mondiale per il dibattito scientifico accademico e culturale sui temi della sostenibilità ed ESG (Ambiente, Sociale e Governance) questa azione intende rendere onore all’Arte come promotrice del cambiamento, oggi più che mai necessario. Gli eventi del progetto cercheranno di coinvolgere tutti gli spazi di Venezia, andando a toccare anche i due poli estremi: Mestre e Lido. La prima tappa del progetto, infatti, si è svolta il 17 dicembre 2021 presso il Museo M9 a Mestre e l’ultimo incontro invece verrà presentato a Lido a settembre 2022. Un anno di programmazione che mirerà a toccare tutti i punti sensibili della città lagunare, cercando di trovare lungo il percorso dei grandi alleati. Venezia da sempre è considerata la città gioiello del mondo, e come tutti i tesori deve essere protetta e preservata. Non è possibile pensare a questo luogo solo come un museo a cielo aperto, infatti, si è deciso di mostrare che Venezia può essere un modello di sviluppo sostenibile, un esempio di innovazione anche in ambito ambientale.

Ambiente e “Agenda 2030"

Il progetto ha l’obiettivo di creare una rete di alleanze per la sensibilizzazione della questione «rifiuti» in mare, impegnandosi negli obiettivi dell’Agenda 2030 nei punti 3 (SALUTE E BENESSERE. Assicurare la salute e il benessere per tutti e tutte le età), 13 (LOTTA CONTRO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO. Adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze) e 14 (VITA SOTT’ACQUA. Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile). Oggi più che mai è importante riflette sull’impatto ambientale della plastica. Secondo l’ultimo rapporto 2021 di Greenpeace, in Italia circa 11 miliardi di bottiglie in plastica (PET) per acque minerali e bevande confezionate vengono immesse al consumo ogni anno. Più del 60% di queste, circa 7 miliardi, non vengono riciclate e rischiano di essere dispersi nell’ambiente e nei mari, contribuendo in modo massiccio all’inquinamento del pianeta. Assumendo una percentuale di scarto del processo di trasformazione delle bottiglie post-consumo in scaglie di PET pari al 32% (pari al valore medio europeo del 2017 secondo le stime di Plastics Recyclers Europe), il riciclo effettivo risulta di poco inferiore al 40%. Quasi 280.000 delle 460.000 tonnellate di bottiglie in PET immesse al consumo ogni anno non viene riciclata: l’equivalente di 7 miliardi di bottiglie da 1 litro e mezzo del peso di 40 grammi ciascuna viene incenerita nei termovalorizzatori e nei cementici, smaltita in discarica o dispersa nell’ambiente. Le materie plastiche si degradano molto lentamente, impiegando da 200 a 1000 anni, accumulandosi nell’ambiente compreso in quello marino, mettendo in serio pericolo per gli animali. Più di 700 specie marine minacciate dalla plastica al livello globale: scambiano la plastica per cibo e muoiono per indigestione o soffocamento. Tuttavia, anche la nostra specie è in pericolo. Secondo lo studio “No Plastic in Nature: Assessing Plastic Ingestion from Nature to People” condotta dall'Università di Newcastle a nord di Sydney e commissionata dal WWF e che combina dati di oltre 50 precedenti ricerche, afferma che l’uomo ingerisce fino a 2000 minuscoli frammenti di plastica per settimana, che corrispondono a circa 5 grammi, l'equivalente in peso di una carta di credito. In media sono pari a oltre 250 grammi l’anno. A questa serie di pericoli è sottoposta anche la Laguna di Venezia e il suo delicato ecosistema, che deve essere protetto e salvaguardato. Le proiezioni indicano che le produzioni di plastica duplicherà entro il 2025 e triplicherà entro il 2050. È necessario quindi intervenire e agire per creare dei piccoli o grandi cambiamenti in questo senso. Coinvolgere enti, istituti, artisti e realtà differenti significa mettere in collegamento varie realtà nell’ambito locale, in modo da creare nuove connessioni su un tema fondamentale come la salvaguardia dell’ambiente, in questo caso dei mari. Le acque marine, così come quelle lagunari sono gli elementi di unione della realtà Veneziana, i collanti capaci di unire la terraferma e tutte le varie isole. Salvaguardare queste acque significa comprendere la loro importanza e riconoscerle il diritto umano del rispetto nel presente e nel futuro.

Enti e Istituti

Il progetto si presenta come un’occasione propositiva aperta a tutti. La parola chiave è: inclusività. Il numero degli “alleati” è cresciuto di mese in mese e continuerà a crescere. L’idea è quella di creare una rete unita con un obiettivo comune. Il progetto si rivolge alle Istituzioni, alle realtà culturali, agli istituti di formazione e agli artisti, con l’idea di agire non solo nel presente ma anche nel futuro. Alla base vi è una volontà di seminare “input” che possono essere accolti dai partecipanti. L’obiettivo è quello di portare l’attenzione, attraverso l’arte e la cultura, su un problema di vitale importanza. Tutto il progetto si baserà sulla collaborazione con le istituzioni in un’ottica propositiva con l’intento di creare nuove possibilità per l’ambiente e per la realtà di Venezia.

Le tappe del progetto e l’evento finale

Il progetto ha preso vita con un primo evento performativo e di dibattito nella giornata di venerdì 17 dicembre 2021, a cui hanno fatto e faranno seguito 3 successivi incontri tematici e un evento conclusivo in occasione della 79° Mostra del Cinema di Venezia. Gli appuntamenti, che sono stati chiamati “Azioni”, sono distribuiti durante tutto l’anno e sono caratterizzati da alcuni elementi comuni: performance su base tematica di uno o più artisti, la collaborazione con gli studenti delle scuole d’Arte o di Istituti di formazione del territorio, interventi su base scientifica e uno spazio per la discussione aperta al pubblico.

Le “Azioni":

  1. L’Arte come motore della transizione ecologica e veicolo di trasformazione sociale - 17 dicembre 2021 con l’artista Sebastiano Pelli

  2. Metodologie di cambiamento. IL CENTALOGO - 24-25marzo 2022. Istituto d'Istruzione Superiore Francesco Algarotti e il Liceo Artistico Statale M. Guggenheim di Venezia. Due giornate di workshop e attività partecipative con il duo artistico Penzo+Fiore e il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli

  3. L’Estetica del NO. Dal rifiuto alla risorsa - 30 maggio 2022, tavola rotonda su invito presso Ikona gallery di Živa Kraus a Venezia

  4. La Laguna di Venezia nel 2030 - Dal 16 giugno - al 31 luglio 2022. Esposizione itinerante di Antimatter Stone dell’artista Sebastiano Pelli a cura di Francesco Saverio Teruzzi e Alessio Vigni


Il progetto è stato presentato ufficialmente il giorno venerdì 17 dicembre 2021 presso l’elegante Auditorium Cesare De Michelis di M9 - Museo del ‘900. Nello stesso giorno, durante la mattina negli spazi del Distretto Urbano del Museo M9, alcuni studenti del Liceo Artistico Statale M. Guggenheim di Venezia, hanno partecipato a un’azione performativa, durante la quale hanno ricostruito il simbolo del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto attorno all’opera "Antimatter Stone 2021" dell’artista Sebastiano Pelli. L’opera è stata animata dagli studenti che hanno depositato al suo interno un numero consistente di rifiuti plastici: un’azione di sensibilizzazione forte che mira a far comprendere il problema della dispersione della plastica.

Le 4 azioni sono necessarie per arrivare all’evento finale a Settembre 2022, durante la 79° Mostra del Cinema di Venezia, quando saranno presentati i risultati finali di tutto il progetto con conferenze e talk, creando uno spazio aperto per approfondire gli argomenti e le collaborazioni tra artisti, scienziati e tecnici del settore, attivate durante tutto il corso del progetto. A coronare il tutto, si replicherà a Lido di Venezia la performance del Terzo Paradiso con al centro «Antimatter Stone 2022», l’opera di Sebastiano Pelli, che verrà animata con rifiuti raccolti sulle spiagge veneziane.